martedì 17 maggio 2011

Tratto dal libro I COLORI DELLA SAGGEZZA:


DUE PAROLE DA PARTE DELL’AUTORE


Nel mondo esistono tante interpretazioni della realtà quanti esseri consapevoli e coscienti ci sono nel mondo. State per leggere una di queste interpretazioni. In questa collezione di ‘blog’ settimanali, condivido il mio punto di vista attraverso le lenti della mia anima. Come la vostra, anche la mia anima si è incarnata ripetutamente, molte volte. L’essenza della mia personalità spirituale, come la vostra, è rimasta la stessa. Le variabili genetiche (il corpo) e ambientali (genitori/geografia) che cambiano in ogni vita ci hanno fornito diverse percezioni in ognuna di queste occasioni. Ci siamo imbarcati per questo viaggio della vita insieme, all’alba della Creazione.    
Può darsi che io stia marciando al ritmo di un altro tamburo, tuttavia noi ci troviamo in questo momento nello stesso mondo, nello stesso momento, affrontando le stesse sfide. In sinergia, il nostro amore e il desiderio per quello che è buono per il mondo e le nostre strategie energetiche e ponderate per cambiare ciò che è ‘meno buono’ ci hanno uniti sincronisticamente per creare un mondo migliore per tutti.
Il mio insegnante e maestro, il Rebbe di Lubavitch – il Rabbino Menachem M. Schneersohn, di benedetta memoria, insisteva che ognuno di noi possiede la capacità di raggiungere questo obiettivo rimanendo fedele alla propria natura essenziale e imparando profondamente dalle circostanze di vita idiosincratiche. Una volta, Albert Einstein aveva annotato che D-o non gioca a dadi con la creazione. Perciò, la vita di ognuno di noi ha un significato specifico e universale. In questa serie di ‘blog’, condivido con voi il mio ‘significato’.  Spero, in cambio, di ricevere i vostri commenti e di imparare da voi.
 Questa collezione rappresenta 57 strizzatine d’occhio di una sola persona. Nonostante sia espressa in condizioni e ambientazioni contemporanee, l’occhio dello scrittore percepisce la realtà attraverso il prisma dell’antica fonte giudaica - la Torà, e nello specifico attraverso la profonda comprensione della mistica tradizione spirituale giudaica della Kabbalah. Mi sento molto in debito verso i miei insegnanti, i maestri del Hassidismo Chabad, che mi hanno spiegato le criptiche scritture kabbalistiche nello spirito di perfetta autenticità e senza ‘abbellirle a scopo di marketing’. Sono inoltre profondamente grato per il suo bellissimo impegno nei confronti di Daniela Marinkovic, che di sua volontà ha scelto di dedicare infinite ore traducendo i miei ‘blog’ in italiano, in una maniera davvero esperta e affettuosa, così anche nei confronti di Myriam e di molti altri che hanno impiegato tanto tempo esplorando i double-entendres e i significati latenti, che a volte superavano ampiamente la mia intenzione consapevole.
Ringrazio mia moglie, Leah, per la sua pazienza e l’incoraggiamento nelle prime ore del mattino, che mi ha permesso di mantenere il mio ‘tasso di produzione’ e di rispettare le scadenze.
E ringrazio voi, cari lettori, del vostro riscontro e dei commenti che avete fornito liberamente e che non vedevo l’ora di ricevere. 

Laibl Wolf, Melbourne, Australia

erev Yud Shevat  5771, alla vigilia del 11° giorno del mese ebraico di Shevat 5771 (2011)