lunedì 6 dicembre 2010

I RITMI DEL COSMO

di Laibl Wolf


Il testo più antico della Kabbalah è lo Sefer HaYetzirah ("Il Libro della creazione"), attribuito ad Abramo. In questo libro c’è una frase che ha causato perplessità e che il Hassidismo spiega nel modo seguente: Se il tuo cuore dovesse correre, torna da Lui.
Implicita in questa frase è la disciplina meditativa.  L’idea del cuore che “corre” è un concetto kabbalistico secondo il quale la contemplazione dell’Infinità e la sublimità del Divino creano un senso di abnegazione totale dell’ego – la completa perdita della consapevolezza del sé, che porta alla fusione con il Tutto.  In questo stato, desideriamo semplicemente perderci nella beatitudine dell’unione assoluta con il Cosmo. L’elemento che si associa con questo stato emotivo, conosciuto come Ratzo ("correre verso"), è il Fuoco.
L’emozione uguale e opposta si chiama Shuv ("ritorno"), associata con l’elemento dell’Acqua. La meditazione sullo Shuv è di natura contemplativa e si focalizza sulla competenza del Creatore. In questo punto non c’è distinzione tra i piani inferiori e quelli superiori – dato che tutto si trova nello stato di uguale importanza e significato, senza alcuna distinzione o posizione. Il risultato di questa meditazione è il senso dello scopo e la funzione nella vita “in questo luogo e momento” – la realizzazione che "qua giù" è altrettanto importante come "lassù."  La mossa spirituale che ne consegue è il “ritorno” alla coscienza del piano fisico.
Ratzo (correre verso l’Unione) e Shuv (ritorno allo stato fisico) sono i ritmi basilari della coscienza e della creazione in generale. Sono le maree,  la bassa e l’alta marea che viviamo ciclicamente in tutti i nostri sforzi ed esperienze di vita. Non è possibile mantenere un’esperienza all’apice. Nello stesso tempo, tutte le attività apparentemente mondane contengono implicazioni più elevate. Il Fuoco fa evaporare l’Acqua e poi l’Acqua spegne il Fuoco – le montagne russe emozionali percorse a rallentatore, secondo le esigenze della vita quotidiana.
Questa azione reciproca rappresenta inoltre il ritmo e l’equilibrio della Mente e delle Emozioni. La Mente è di natura “acquosa”. Cerca di comprendere e arrivare al livello più profondo, come l’acqua scende fino al livello più basso. Il Cuore è di natura “focosa”. Si eleva, cercando sempre di arrivare ai piani più alti, esaurendo ed estinguendosi nel processo. La Mente e il Cuore godono inoltre di un equilibrio nella vita, o permettendo che l’uno aspiri verso l’altro, o tenendo i piedi bene per terra – Fuoco e Acqua – Ratzo e Shuv.
Essere coscienti di queste due tendenze interne e utilizzarle in modo saggio e appropriato è l’arte spirituale della Saggezza (Chochmah).
Esercizi:
PRENDERE PADRONANZA: Fai l’elenco dei tuoi desideri. Ora dividili in due colonne – quelli che rappresentano la ricerca dei valori più alti (aspirazioni, qualità) e quelli che richiedono abilità maggiori e la padronanza dei comportamenti quotidiani, legati a programmi di vita giornalieri. Annota i due gruppi in termini di Fuoco e Acqua, Ratzo e Shuv – come componenti della tua vita.
MEDITAZIONE: Rilassati e sii consapevole dell’espansione del Cosmo – com’è immenso e infinito il respiro del Creatore, come ogni cosa è sempre più insignificante e infinitesimalmente piccola nell’enormità del Tutto. Immagina che non ci siano alti o bassi, ma soltanto un immenso desiderio di aggregarsi e di essere assorbiti nell’Insieme del Tutto. Senti questo flusso del Ratzo. Poi spostati – diventa consapevole di come tutto è uguale ed equo nella competenza del Creatore. Come il significato del piano più basso è uguale a quello del piano più alto. Impegnati profondamente a svolgere i tuoi ruoli individuali con entusiasmo e capacità in quello che sembra ordinario e mondano. Avverti il flusso dello Shuv. Poi ritorna e metti in pratica le abilità della vita piena di significato e di consapevolezza sul piano del tempo e dello spazio.
Risorse correlate: Kabbalah Pratica  di Laibl Wolf.

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